Venerdì 10 marzo 2017
Ore: 7:00
Sveglia.
L’ansia e l’emozione si fanno sentire, dopo avermi tormentato, concedendomi soltanto poche ed insufficienti ore di sonno. Mi preparo, mangio poco ( “se peso meno vado più forte” me la rido, in realtà me la sto facendo addosso), mi vesto e indosso il mio talismano, la maglietta della Toro Rosso.
Si parte.
Tempo un’oretta di viaggio e arrivo, al circuito di Franciacorta e finalmente le vedo, parcheggiate all’ombra dei paddock, a riposarsi prima della tempesta, le “killer” della giornata : 7 (almeno, io ne ho contate sette) Abarth 595 Competizione da 180 CV, rosse fiammanti.
“Minchia” penso, e mentre sono catapultato in questa giornata attesa da mesi, mi appresto a ultimare la registrazione, dove il responsabile generale ci accoglie calorosamente.
Mi dirigo quindi verso l’area pensata per affrontare la prima prova, e anche quella da me più temuta, per via della mia inesperienza : la prova skid.
In cosa consiste? Spiegandola come la spiegherei a mio cugino di 6 anni, sono delle “rotelle” agganciate alle ruote posteriori che “sbilanciano” il retrotreno durante la prova , e quindi la difficoltà sta nel controllare la sbandata ( specie perché la prova era del tipo “slalom” ed era anche cronometrata). In sostanza ” emmosòc**zi”.
Salgo sulla piccola bestia, augurandomi di riuscire a contenerla in derapata e di non andare in testacoda come molti dei miei colleghi.
Parto.
Inutile dire che ho rivalutato questa compatta pompata di steroidi, nonostante la mia concentrazione fosse a mille , ( cercavo di evitare i birilli mentre facevo lo slalom, colpendone uno si aveva 1 s di penalità), non ho potuto fare a meno di notare che la guida è intuitiva, molto pistaiolo e go kart.
La prova finisce, e ho come la sensazione di essermi tolto un sassolino dalla scarpa, ma son comunque soddisfatto di essere riuscito a controllare la sbandata, forse però avrei potuto osare di più…
Volo subito a fare la prova su pista, sempre su Abarth 595 Competizione.
L’emozione si fa sentire, sia per la voglia di dimostrare le mie capacità , sia perchè è la mia prima sfida su una pista di questo valore .
L’esaminatore è cortese e molto gentile.
“Bene Davide, hai 3 giri, il primo di studi bene il tracciato, il secondo vedi i punti di corda e il 3° dai tutto quello che devi dare”
Non me lo faccio ripetere.
Parto.
Prima, seconda, terza, arrivo al primo slalom secco a gomito, procedo con scioltezza e proseguo con le curve , le accelerazioni e frenate del caso, curve strette a gomito, un dosso enorme e curvoni veloci.
Mi sento come un bambino a Gardaland.
L’esaminatore ad un tratto ” dai così, destra lungo 3″.
“Non scendo più io” penso.
Il terzo giro l’ho fatto come se fosse l’ultimo giro del mondiale di Formula 1 , come nei miei più remoti sogni.
La macchina era sublime, grandi sensazioni di guida che non hanno per nulla a che vedere con le sensazioni della “cugina” citycar. Più che cugina, direi parente alla lontanissima.
Questa versione della Abarth mi è piaciuta tantissimo, sicuramente perchè in pista danno molto di più di quanto possano dare quotidianamente sulle strade trafficate, ma mi ha fatto rivalutare le 595, e se avessi i soldi, un pensierino ce lo farei.
Non per nulla le hanno scelte per questo tipo di prove…
La risposta alle cambiate è secca e immediata, e farla cantare in seconda prima del cambio netto in terza è qualcosa di eccitante.
La prova finisce, e cerco di trattenere un’espressione inebetita .
Ora si attende il 20 marzo, giorno in cui saprò se avrò l’occasione di giocarmela nelle semifinali.
Il mio voto è comunque positivo all’evento, all’organizzazione precisa e puntuale, al personale competente, preparato e molto gentile.
Un grazie alle persone a me più care che mi hanno supportato in questa giornata , facendo il tifo per me.
Un grazie a Rally Italia Talent per aver creato un qualcosa di unico e incredibile.
Un grazie a voi che avete letto fino a qui.
Davide, alias “Hulkenboom”